La guglia più evidente salendo con la funivia da Courmayeur, lì sulla sinistra, piantata in mezzo alla Aiguille de la Brenva, un sogno per gli appassionati del Bianco e una bellissima avventura da affrontare in giornata.
Quando ho parlato ad Ornella di questa salita avevo percepito della paura in lei, pensava di non riuscire a scalare i tiri più difficili di 6a+ della via. Io però l’avevo già vista in azione su altri percorsi e sapevo bene che la sua era solo timidezza, tipica del suo splendido carattere e che avrebbe affrontato anche questa via senza problemi.
E quindi eccoci pronte alle 6:30 davanti alla funivia.
In sole 2 ore siamo all’attacco della via nonostante la neve sia un pò molle e l’avvicinamento più faticoso del normale.
In tre ore e mezza siamo all’attacco della guglia monolitica del Père Eternel e la scaliamo con il fascino di chi si ritrova a ciondolare a 300 metri d’altezza su una pertica pericolante in mezzo a una torre di granito, pazzesco!
La cima è aguzza come un coltello e il panorama è mozzafiato . Sono felice della scalata ma soprattutto nel vedere gli occhi di lei pieni di gioia, questo è il motivo principale per cui amo il mio mestiere!
Le doppie ci portano alla base della via in meno di un’ora e in altrettanto tempo giungiamo alla funivia dopo un ritorno bellissimo in un ambiente che ha dell’incredibile, nessuno in giro, solo noi e qualche camoscio che si diverte a scivolare sulla neve.
Un’esperienza che consiglierei a tutti gli appassionati d’arrampicata che hanno già in tasca qualche via di 6a e vorrebbero fare una salita più in “ambiente”, ma soprattutto per tutti quelli curiosi di scalare la famosa pertica che porta in cima alla guglia 😉 !
Brava Ornella e alla prossima!